Il costo di un commercialista rientra tra le varie spese che si devono affrontare quando si apre e si gestire una partita Iva, il costo di un professionista che si occupi della gestione fiscale di una partita iva in generale è molto variabile ed i fattori che incidono sul costo annuale del commercialista sono molteplici.
In questo articolo vediamo il costo del commercialista in base al regime fiscale in cui opera una partita iva ed in base agli adempimenti previsti dalla legge e vedremo anche un tariffario dei commercialisti per i singoli servizi erogati.
Attenzione, le cifre presenti all’interno dell’articolo possono differire di molto rispetto alla realtà, le differenze di costo che i commercialisti applicano variano anche in funzione della regione/città in cui si opera.
La scelta di un commercialista riveste un ruolo cruciale in diverse fasi dell’attività imprenditoriale, come l’avvio di un’impresa, la presentazione della dichiarazione dei redditi o la gestione contabile.
Optare per un consulente fiscale competente non solo permette di risparmiare tempo e denaro ottimizzando la gestione fiscale e prevenendo sanzioni e disguidi burocratici, ma riflette anche l’esperienza e le competenze specifiche del professionista. Di conseguenza, anche le tariffe possono variare significativamente.
Funzioni del Commercialista
Un commercialista è un professionista che fornisce consulenza specializzata in ambito economico, fiscale, e amministrativo. Le sue aree di competenza sono molteplici e comprendono:
- Consulenza fiscale: Assistenza nella gestione delle questioni fiscali, inclusa la preparazione e presentazione delle dichiarazioni dei redditi, la gestione dell’IVA e delle altre imposte, oltre al supporto durante eventuali controlli da parte delle autorità fiscali.
- Consulenza contabile: Gestione della contabilità aziendale, registrazione delle operazioni economiche e finanziarie, predisposizione dei bilanci di esercizio e dei report periodici necessari per la corretta amministrazione dell’impresa.
- Consulenza societaria: Assistenza nella costituzione di società, gestione delle variazioni societarie, redazione di statuti e atti societari, fino alla loro eventuale liquidazione.
- Consulenza del lavoro: Gestione degli aspetti legati al rapporto di lavoro, dalla redazione di contratti di lavoro all’assistenza in materia di adempimenti previdenziali e assicurativi, compresa la gestione delle buste paga.
- Pianificazione finanziaria e controllo di gestione: Supporto nella pianificazione finanziaria, analisi di investimenti, valutazione di progetti di sviluppo e implementazione di sistemi di controllo di gestione per monitorare le performance aziendali.
- Assistenza legale: Anche se non è un avvocato, il commercialista può offrire consulenza su questioni legali che incidono sull’ambito economico e fiscale dell’attività imprenditoriale o professionale.
- Assistenza in fase di crisi d’impresa: Supporto alle aziende in difficoltà economiche nella ricerca di soluzioni per la ristrutturazione del debito o nella gestione delle procedure concorsuali.
Il commercialista agisce come un consulente di fiducia per imprenditori e liberi professionisti, offrendo supporto strategico per la gestione ottimale delle risorse economiche e per il rispetto delle normative vigenti, contribuendo in modo significativo alla crescita e alla stabilità finanziaria delle attività che assiste.
Partita Iva senza commercialista è possibile?
Sì, gestire una partita IVA senza l’assistenza di un commercialista è possibile, ma comporta una serie di responsabilità e richiede una buona conoscenza delle normative fiscali e contabili. I titolari di partita IVA che decidono di procedere autonomamente devono essere in grado di:
- Tenere la contabilità: Registrare correttamente tutte le operazioni economiche e finanziarie secondo il regime contabile adottato (sia esso forfettario, semplificato o ordinario).
- Gestire gli adempimenti fiscali: Preparare e presentare autonomamente le dichiarazioni dei redditi, calcolare e versare l’IVA (se dovuta), i contributi previdenziali e le altre imposte nei termini previsti dalla legge.
- Rispettare le scadenze: Essere sempre aggiornati sul calendario fiscale per non incorrere in sanzioni o interessi per ritardi nei pagamenti.
- Mantenere aggiornata la documentazione: Conservare fatture, ricevute e tutti i documenti contabili richiesti dalla normativa per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
- Aggiornarsi sulle normative: Mantenere un’adeguata conoscenza delle leggi fiscali e dei cambiamenti normativi che possono influenzare la gestione della partita IVA.
In particolare, il regime forfettario può semplificare notevolmente la gestione della partita IVA per i piccoli imprenditori e i liberi professionisti, grazie a minori obblighi contabili e ad una tassazione agevolata, ma è importante valutare attentamente se si rientra nei requisiti per aderirvi.
Nonostante sia tecnicamente possibile gestire la propria partita IVA senza un commercialista, molti preferiscono affidarsi a un professionista per una questione di comodità, per ridurre il rischio di errori e per dedicare più tempo al proprio core business. Un commercialista può inoltre offrire consulenza strategica per ottimizzare la gestione fiscale e contribuire alla crescita dell’attività.
Costo di un Commercialista
- Costo annuo: Il costo per la consulenza di un commercialista può variare ampiamente, con una forchetta che va dai 400 euro fino a 2.000-3.000 euro all’anno, a seconda della complessità dei servizi richiesti.
Fattori che Influenzano il Costo
- Volume d’affari e regime contabile: Il costo dei servizi di un commercialista dipende sostanzialmente dal volume d’affari dell’azienda e dal regime contabile adottato, che influenzano la complessità del lavoro richiesto.
Regime Forfettario
- Convenienza: Il regime forfettario si caratterizza per una tassazione agevolata e per minori obblighi burocratici, risultando quindi vantaggioso per determinate categorie di contribuenti.
Costo per la Dichiarazione dei Redditi
- Fascia di prezzo: La tariffa per la redazione e presentazione della dichiarazione dei redditi tramite un commercialista varia tra i 300 e gli 800 euro, a seconda della complessità del caso e del dettaglio delle consulenze fornite.
La variabilità dei costi è legata alle specifiche esigenze di ogni attività commerciale o professionale e alle competenze offerte dal commercialista, evidenziando l’importanza di una scelta informata e mirata alle proprie necessità.
Tariffario Commercialista per i singoli Servizi Erogati
I costi del commercialista, come abbiamo visto, sono decisamente variabili in base al tipo di attività. Al di là dei costi medi non dobbiamo dimenticare che il fiscalista è libero di stabilire il tariffario sulla base delle proprie disponibilità e competenze.
Servizio | Costo |
Pratiche inizio attività e apertura partita Iva | Da 300 euro |
Dichiarazione Iva | 150 – 550 euro |
Dichiarazione dei redditi | 300 – 800 euro |
Intrastat | 50 – 80 euro l’ora |
Bilancio | Da 500 euro |
Invio F24 | 15 – 30 euro cadauno |
Redazione business plan | 80 – 150 euro l’ora |
Pratiche di chiusura o variazione attività | Da 100 euro |
Rottamazione cartelle | 100 – 500 euro |
Ravvedimenti operosi | 30 – 150 euro |
Elementi che Influenzano il Costo di un Commercialista
Il costo relativo ai servizi di un commercialista comprende sia tariffe fisse che variabili. Al di là del costo per la compilazione della dichiarazione dei redditi o per l’esecuzione di operazioni routinarie, è necessario tenere conto delle prestazioni considerate extra e di eventuali consulenze specialistiche non incluse nel preventivo iniziale. Nel contesto di un libero professionista con partita IVA e in regime forfettario, la stima del preventivo può risultare relativamente semplice, focalizzandosi su un numero ristretto di servizi. Tuttavia, per una startup in un settore non normato, l’analisi per definire la corretta classificazione dell’attività imprenditoriale potrebbe rivelarsi meno immediata.
Natura e Complessità delle Operazioni
Il costo annuo per un commercialista è principalmente determinato dal regime contabile dell’azienda e dal suo fatturato. Il regime fiscale adottato e il tipo di attività influenzano direttamente il tempo necessario al professionista per adempiere ai propri compiti, così come il livello di responsabilità richiesto. La stesura di un business plan o di un bilancio aziendale richiede, ovviamente, uno sforzo maggiore rispetto alla semplice gestione dei pagamenti tramite modello F24 per una piccola partita IVA in regime forfettario.
Volume delle Transazioni
Per determinare il costo mensile di un commercialista, è fondamentale valutare il numero e il tipo di operazioni da effettuare. Oltre al totale e al volume delle fatture emesse, si devono considerare tutte le altre obbligazioni, come la presentazione dei modelli Intrastat e le diverse procedure da svolgere periodicamente.
Metodologia di Lavoro
Il preventivo offerto dal commercialista e le possibili spese aggiuntive sono influenzati anche dagli strumenti operativi impiegati dal professionista e dal suo grado di specializzazione. Non tutti i commercialisti presentano lo stesso livello di competenza. Inoltre, l’efficienza nella gestione del lavoro può variare significativamente a seconda dell’accordo di delega stabilito con il cliente e dall’eventuale uso di processi automatizzati.
Costi per Ditta Individuale con Partita IVA
Le tariffe applicate da un commercialista per assistere una ditta individuale variano in funzione di diversi fattori, primariamente legati al volume d’affari dell’impresa e, di conseguenza, al regime contabile adottato.
Superata una certa soglia di fatturato, che differisce a seconda se l’attività si occupa di erogazione di servizi o di vendita di beni, l’azienda è tenuta ad aderire alla contabilità ordinaria, con l’obbligatorio compito di presentare il bilancio di esercizio e gestire il registro degli inventari.
- Regime Forfettario: Il regime forfettario si distingue per la sua gestione semplificata e per essere economicamente più conveniente rispetto al regime ordinario. La gestione contabile è più leggera, con esclusione delle comunicazioni IVA e della tenuta della contabilità ordinaria. Per rientrare in questo regime, è necessario non superare un fatturato annuo di 65.000 euro, oltre a soddisfare determinati requisiti.
- Regime Ordinario: Per le attività che non si qualificano per il regime forfettario, i costi legati alla consulenza del commercialista sono più elevati. Queste rientrano nel regime di contabilità semplificata per i servizi con un fatturato fino a 400.000 euro o fino a 700.000 euro per la vendita di beni. Al superamento di questi limiti, si applica la contabilità ordinaria.
Costi per SRL o SAS
- Per le società di capitali come Srl o Sas, i costi connessi alla gestione contabile e agli adempimenti obbligatori possono variare significativamente, con spese annue che oscillano tra i 2.000 e i 3.000 euro.
Costi Annuali del Commercialista
- Stabilire a priori il costo annuo per i servizi di un commercialista non è semplice, dipendendo dalla specificità dell’attività e dalla struttura fiscale adottata. Per i liberi professionisti in regime forfettario, si può ipotizzare un costo annuo tra i 400 e i 700 euro. Per una ditta individuale in regime ordinario o in contabilità semplificata, la spesa può variare tra i 1.000 e i 2.000 euro, a seconda del volume e del valore delle fatture emesse. Le società di capitali possono affrontare costi fino a 3.000 euro o più.
Costo per la Compilazione del 730
- Pur essendo possibile risparmiare optando per la compilazione autonoma della dichiarazione dei redditi o attraverso un CAF, la consulenza di un commercialista può rivelarsi un investimento vantaggioso, evitando il rischio di sanzioni per errori o omissioni e sfruttando potenziali crediti d’imposta o detrazioni. La tariffa per la compilazione del 730 da parte di un commercialista varia generalmente dai 300 agli 800 euro per le persone fisiche titolari di partita IVA, a seconda del loro fatturato annuo.